BG XVI.11-12
Queste persone credono che appagare i sensi sia la necessità primaria dell’essere umano, così durante tutta la loro esistenza vivono in un’ansia continua. Impigliate in una rete infinita di desideri, assorte in pensieri di lussuria e di collera, accumulano denaro con mezzi illeciti per la soddisfazione dei sensi. 
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									SPIEGAZIONE: L’individuo demoniaco pensa che il piacere dei sensi sia l’obiettivo più importante e continua a pensarlo fino alla morte. Non crede che la vita continui dopo la morte e che l’anima si rivesta di svariati corpi, determinati dal suo karma, le sue azioni in questo mondo. I progetti per l’avvenire che sforna giorno dopo giorno, senza mai stancarsi, non giungono mai a conclusione. Una volta abbiamo conosciuto un uomo che in punto di morte chiese al medico di prolungargli la vita di altri quattro anni per poter completare certi suoi progetti. Quello sciocco ignorava, come i suoi simili, che un medico non ha il potere di prolungare la vita neanche di un solo istante. Quando viene l’ora della morte i nostri desideri non vengono presi in considerazione, le leggi della natura non ci concedono neppure un secondo in più del tempo che ci spetta.
Il soggetto demoniaco, che non crede in Dio o nell’Anima Suprema che vive in lui, si abbandona a ogni sorta di atti colpevoli al solo fine di godere dei sensi. Non sa che nel suo cuore si trova un testimone: l’Anima Suprema che l’osserva in tutti i suoi atti. Le Scritture vediche, più precisamente le Upaniṣad, spiegano che ci sono due uccelli appollaiati su un albero: l’uno, attivo, gode e soffre dei frutti dell’albero mentre l’altro l’osserva. Purtroppo chi ha una natura demoniaca non possiede alcuna conoscenza delle Scritture vediche, né alcuna fede, si sente dunque libero di agire a modo suo per soddisfare i sensi, senza riguardo per le conseguenze.
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							Delhi 04/11/1973
Radharani e le gopi sono situate allo stesso livello, ma le gopi sanno che Radharani è la migliore adoratrice del Signore. Il loro unico obiettivo è quello di fare in modo che Radharani si incontri con Krishna. Questa è la comprensione che si ha a Vaikuntha; loro non sono invidiose che Krishna stia amando troppo Radha.
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Bhaktyā Labhya dāś
Devakī Rūpa devī dāsī
Ākarṣiṇī Rādhikā devī dāsī
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