BG XVII.15
Usare un linguaggio veritiero, piacevole, benefico, che non turba gli altri, e recitare assiduamente i Veda sono le austerità della parola.
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SPIEGAZIONE: Sono da evitare le parole che agitano la mente altrui. Un maestro può naturalmente istruire i suoi allievi su certe verità che non dirà ad altri, se ritiene che ciò possa turbarli. Questo è uno degli aspetti dell’austerità verbale. Bisogna anche astenersi dal dire sciocchezze. Chi prende la parola in un circolo di spiritualisti deve sostenere le proprie affermazioni con le Scritture, citandole immediatamente per confermare ciò che insegna. I suoi discorsi devono anche risultare gradevoli all’ascolto; in questo modo saranno di grande beneficio per tutti e contribuiranno ad elevare la società umana. Esiste un’infinità di Testi vedici che bisognerebbe studiare. Tutto questo appartiene all’austerità della parola. ▴ chiudi
Estratto da “Verità e bellezza” 20/11/1958
La bellezza della nostra pelle può essere perduta in poche ore semplicemente con una forte dose di lassativo, ma la bellezza della verità è indistruttibile e sempre la stessa.
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